incesto
IO, IL MIO ADORATO CANE E MIO FIGLIO
di TantraManMassaggio
14.12.2023 |
8.390 |
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"In copertina c'era un grosso cane nero e una ragazza, con il cuore in gola iniziai a sfogliarla..."
MI9 SCRIVE SONIA MOLTO IMBARAZZATA MA ESTREMEMENTE ECCITATA DA UN SUA PRIMA AVVENTURA CHE FARA CONTINUARE CON FREQUENZA PER QUANTO LE SIA PIACIUTA E DESIDERA FARLA CONOSCERE AI MIEI LETTORIMi chiamo Sonia, ho 40 anni sono ormai divorziata da più di dieci anni,
vivo con mio figlio Andrea di 19 anni e con Bulk un cane alano che mio
figlio ha voluto a tutti i costi e che sta con noi da quasi 5 anni.
Anche se tutti dicono che sono una bella donna non ho più avuto rapporti
con altri uomini dopo il divorzio, la mia vita sessuale si svolge tutta
nella mia fantasia e si concretizza in epiche quanto solitarie masturbazioni.
Sono abbastanza soddisfatta della mia vita, anche se in certi momenti
non so che darei per dar vita alle mie fantasie sessuali che, detto perinciso, sono ben poco ortodosse.
La nostra vita sarebbe trascorsa così senza scosse se quel giorno non
fosse accaduto quello che sto per raccontarvi.
Era un pomeriggio d'estate e ciondolavo per casa con indosso una
semplice vestaglietta, eravamo tutti accaldati, Andrea seminudo si
sventolava lamentandosi del caldo, Bulk era smanioso, mi sedetti in
poltrona e cominciai a carezzargli la testa per quietarlo un po'.
Dopo un po' che lo accarezzavo Bulk si erse sulle zampe posteriori e
iniziò a strofinarsi l'uccello sulla gamba che tenevo accavallata.
Non era la prima volta che lo faceva così come provava ad annusarmi fra
le gambe ma io di solito lo allontanavo subito, ma quella volta, sarà
stato il caldo o che, sentire il suo grosso uccello strofinarsi sulla
mia gamba nuda mi dette un brivido e dimenticandomi della presenza di mio figlio lo lasciai fare per un po'.
Quando mi resi conto della situazione allontanai Bulk e guardando mio
figlio mi resi conto che aveva notato il mio turbamento e mi guardava fra lo stupito e il divertito.
disse sogghignando
.
lo rimproverai senza
convinzione .
Bulk intanto girava per casa con il suo grosso arnese ciondolante.
Andai in camera mia per riposare un poco ma non riuscivo a togliermi dalla testa quanto successo.
La mia fantasia per la prima volta mi portava ad immaginare
accoppiamenti bestiali e non potei fare a meno di masturbarmi.
Nei giorni successivi quella fantasia tornò a farsi viva e cominciai a guardare Bulk con altri occhi.
Una sera che ero sola in casa mi misi in poltrona, scoprii
abbondantemente le gambe e cominciai a giocare con il cane sperando si ripetesse la stessa scena.
Infatti dopo poco senti l'uccello di Bulk strofinarsi sulla mia gamba,
chiusi gli occhi e lo lasciai fare fino a che non sentii schizzare il suo sperma.
Quella sera dovetti masturbarmi più volte per trovare un pò di calma.
La cosa, anche se bizzarra, poteva finire lì se, un giorno riordinando
la camera di Andrea, non avessi trovato un pacco di riviste pornografiche.
Per niente scandalizzata mi sedetti sul letto a sfogliarle.
Veder materializzate molte delle mie fantasie mi eccitò non poco, pur
sapendo che esistevano riviste simili non avrei mai immaginato che mi piacessero tanto.
Poi mi capitò in mano quella rivista.
In copertina c'era un grosso cane nero e una ragazza, con il cuore in gola iniziai a sfogliarla.
Nonostante le mie fantasie dei giorni precedenti non avevo mai pensato
che certe cose si potessero fare realmente ma quello che vidi su quella rivista mi tolse ogni dubbio.
Ero turbata ed eccitatissima non potei fare a meno di masturbarmi e lo feci con molto gusto.
Più tardi, ancora scombussolata, pensai allo sguardo di Andrea l'altro
pomeriggio e alla sua frase, evidentemente, avvezzo a quelle riviste, chissà che fantasie si era fatto.
Nei giorni successivi tornai spesso in camera sua a cercare quelle
riviste e vidi che ce n'erano sempre di nuove con cani e altri animali,
evidentemente la scena di quel pomeriggio aveva eccitato la sua fantasia su questo argomento.
Comunque vedere quelle scene mi eccitava sempre da morire così un
pomeriggio, sicura che Andrea non sarebbe tornato che a tarda ora, mi decisi di dar corpo alle mie fantasie.
Non sapevo neanche io fino a dove mi sarei spinta.
Mi misi a girare per casa senza mutande, con la solita vestaglietta
mezza sbottonata, sperando che il cane fiutasse l'odore, infatti dopo un
po' accorse scodinzolando, lo accarezzai sulla testa e lo avvicinai alla
mia figa ormai liquefatta, Bulk cominciò ad annusare incredulo poi mi
infilò il muso sotto la vestaglia cercando con la lingua l'origine di quell'odore e dei suoi umori.
Fra le leccate di Bulk e la consapevolezza di fare una cosa da vera troia stavo godendo da matti.
Intravedevo l'uccello di Bulk che aveva assunto dimensioni enormi, non
erano i soliti 10 cm che tirava fuori quando si strusciava sulle mie
gambe ora erano almeno 30 cm e di larghezza impressionante.
Mi chinai fra le sue gambe e come avevo visto fare sulle riviste iniziai
e percorrerlo con la punta della lingua, Bulk mugolava e io mi infoiavo sempre di più.
Dopo un po' Bulk venne abbondantemente ed io non potei trattenermi dal masturbarmi furiosamente.
Fu un orgasmo lunghissimo. Rimasi allungata sul letto con le gambe
aperte, Bulk intanto mi girava intorno dandomi ogni tanto delle linguate.
Mi ripresi a fatica, rimisi in ordine poi me ne andai a dormire.
Nei giorni successivi Bulk si avvicinava ad annusarmi sempre più spesso
ed io, per stuzzicare mio figlio, viste le sue letture, lo lasciavo fare
per un po' prima di allontanarlo e intanto con la coda dell'occhio spiavo le sue reazioni.
Dapprima Andrea sembrava divertito ma poi col ripetersi della cosa
vedevo che guardava sempre più interessato.
mi disse un giorno, cercava
di scherzare per mascherare il suo turbamento.
gli risposi sollevando la vestaglia per mostrargli le gambe.
Andrea era disorientato, farfugliò qualcosa e se ne andò in camera sua.
Immaginando cosa fosse andato a fare, lasciai passare qualche minuto poi lo seguii.
Poggiai l'orecchio alla porta e sentii dei gemiti soffocati.
Aprii piano la porta, Andrea era sul letto completamente nudo che si
masturbava guardando una delle sue riviste finsi di essere
dispiaciuta Andrea era confuso cercò di
farfugliare qualcosa mi avvicinai al letto,
Andrea cercava di nascondere come poteva la sua rivista.
il tono era complice,
gli presi la rivista e feci finta di scandalizzarmi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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